In questo dipinto ho voluto esprimere una mia convinzione e al tempo stesso una mia speranza: l’uomo può porre rimedio agli errori commessi.
Tra i mammiferi a maggior rischio di estinzione vi è il Rinoceronte, protagonista del mio dipinto, minacciato dalla progressiva distruzione del suo habitat e perseguitato dai bracconieri interessati al valore del suo pregiato corno.
Il Rinoceronte del mio dipinto è circondato da tre rari esemplari di Ara di Spix, una specie ormai quasi estinta e reintrodotta in natura solo grazie all’abile lavoro di un centro di recupero tedesco che è riuscito a riprodurla in cattività.
Le tre Ara sembrano “sciogliersi” sul Rinoceronte macchiando il suo corno ed evocandone così il tragico ed inevitabile destino.
Il rosso acceso del sangue rimanda al colore del fuoco e proprio come il fuoco distrugge ogni cosa così come raffigurato dalle margherite macchiate e subito appassite, simbolo di un circolo distruttivo in cui la scomparsa di un habitat o di una specie coinvolge tragicamente l’intero ecosistema.
Al rosso del sangue si contrappone nel mio dipinto l’azzurro degli oceani, un colore che ha il potere di placare la violenza e fermare il tragico sanguinamento.
